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Antincendio

02/05/2011

Oggi nel nostro paese gran parte dell'energia elettrica viene prodotta nelle centrali termoelettriche per mezzo dell'utilizzo di fonti non rinnovabili quali ad esempio, in ordine di impiego, gas, carbone, derivati petroliferi ed in misura minore nelle centrali idroelettriche per mezzo dell'utilizzo dell'acqua, ovvero della sua energia cinetica.

Le centrali nel loro insieme costituiscono degli impianti assai complessi e quindi soggetti a standard qualitativi di elevata sicurezza. Sono variegati i luoghi e/o impianti che devono essere salvaguardati da opportune barriere tagliafuoco in casi incidentali quali l'incendio.

Basti pensare a tutti i vani tecnici dove sono allocate apparecchiature di controllo, o i cavedi attraversi da cavi elettrici e particolari tubazioni, o ancora le sale di controllo, di depositi di stoccaggio e tutte le vie d'esodo. Le chiusure tagliafuoco della Ninz, certificate secondo le vigenti normative, ben si prestano alla tutela dei diversi ambienti essendo tali chiusure studiate per resistere in caso di incendio per una durata di tempo pari a 120 minuti (REI 120).

I prodotti sono stati provati e certificati per essere installati su diversi elementi di sostegno per garantire una corretta posa in relazione alle strutture realizzate.

Oltre alla severe prove cui sono sottoposte le barriere, la Ninz ha altresì certificato un'ampia gamma di accessori, tutti marcati CE secondo gli obblighi vigenti, che abbinati al prodotto ne accrescono la sicurezza nelle diverse soluzioni di impiego.

Le chiusure tagliafuoco della Ninz spaziano da quelle standard realizzate nella versione a una o due ante fino alle chiusure più complesse quali ad esempio i portoni di grandi dimensioni e di sistemi completamente vetrati; tale gamma di chiusure offre un ventaglio di opportunità per tutti gli impianti tecnologici come le centrali elettriche, termoelettriche ed idroelettriche.

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